I fatti della cronaca, alcuni anche molto gravi, fanno sì che i giornali mostrino il negativo del nostro mondo. Si dice “una rondine non fa primavera” e “una mela bacata non guasta il cesto”, invece nell’opinione pubblica si tende a fare un tutt’uno e a generalizzare gettando un’ombra di dubbio e diffidenza. Non è facile vivere come Fantozzi sotto una nuvoletta di discredito, vorremmo che le cronache si riempissero di cose belle che il Circo e Lunapark riesce a fare nella nostra società italiana, ma cronache di questo tipo, purtroppo, non se ne leggono.
Dicono che “un albero che cade fa più rumore di una foresta che cresce” e i mass media colgono quel “rumore” per amplificarlo, ma non giova a nessuno, tanto meno alla nostra società che ha l’impressione di essere accerchiata, sopraffatta da mille difficoltà, da una delinquenza inarrestabile, da extracomunitari e clandestini, da uno sfacelo economico e così via …; ma è tutto vero? È tutto come ci viene raccontato o qualche volta si pecca un po’ di esagerazione? Le notizie potrebbero passare, anche con la loro crudezza, ma con più equilibrio e in un contesto più reale ed umano. Tutti noi ci accorgiamo che, pur tra tante difficoltà, non tutto è negativo, non tutti sono così cattivi.
La Società dovrebbe piuttosto sentire il bisogno di crescere con gli occhi ed il cuore pieni di cose belle. E noi siamo capaci di portare il bello e l’armonia in mezzo alla gente, a far sprigionare il gusto della festa, dell’allegria, a stimolare quelle endorfine dell’organismo umano che permettono di sentirci bene. Lo sa bene il mondo della pubblicità e dello spettacolo “altro” che in qualche modo ci utilizza , ed utilizza i nostri ambienti perché parlano da soli al cuore della gente e sanno comunicare fin da subito qualche cosa di positivo.
Dunque non scoraggiamoci, non facciamoci prendere da sentimenti non positivi, ed andiamo avanti per la nostra strada, anzi per le nostre strade; triboliamo e fatichiamo con serenità perché siamo certi di avere un compito importante tra la gente e che siamo ricchi di una Cultura con la “C” maiuscola di cui il mondo ha bisogno |